HAPPY DEATH DAY – Beetlejuice

HAPPY DEATH DAY

“Lo sapevo che Lori era strana.
Non si truccava,
non postava mai un selfie carino…
E aveva un paio di Crocs.
Tutti segni della killer psicopatica”
Happy Death Day | Auguri per la tua morte | Recensione film | Screenshot 1

Insomma, mettetevi nei panni di Jason Blum: avete appena guardato Before I fall e vi ronza in testa qualcosa. “Eppure… eppure c’è qualcosa che non va… non male il film, ma… ma…”. E poi, all’improvviso, ecco l’illuminazione: “Ma certo! Non è horror!”.  E come dargli torto, va bene tutto ma perché sorbirci una storia young adult, quando possiamo goderci del buon vecchio, sano, grondante-sangue, horror? Ecco quindi Happy Death Day, che riprende la stessa formula di Before I Fall e ce la regala in chiave slasher.  A dir la verità, in questa pellicola il sangue scorre quasi tutto fuori dallo schermo. Scelta insensata? Visto che poteva essere uno dei pochi tratti distintivi di uno degli ennesimi cloni della Marmotta?

Happy Death Day | Auguri per la tua morte | Recensione film | Screenshot 2

Forse, ma stiamo parlando comunque di una commedia e il livello di violenza è probabilmente stato mantenuto basso per renderlo adatto a ogni età. La pellicola è tutta sulle spalle di  Jessica Rothe, perfetta scream-queen, bionda, bella e brava e che il regista massacra di primi e primissimi piani. A quei pochi che vivono nelle tenebre coi Morlock e ancora non sanno chi sia Jason Blum, basti sapere che se avete visto un film horror negli ultimi, diciamo, dieci anni, è probabilmente stato prodotto dalla Blumhouse e nella gran parte dei casi è costato meno di  un decimo di quanto ha incassato.

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