THE ENDLESS – Beetlejuice

THE ENDLESS

“La più potente emozione umana è la paura
e la paura più potente è quella dell’ignoto.”
The endless | Recensione film | Screenshot 1

Lo scrittore di Providence è presente esplicitamente solo nella citazione che apre The Endless, ma la pellicola è il viaggio dei due protagonisti in quell’universo deformato nei tempi, negli spazi e nelle menti che è il marchio lovecraftiano. Da Benson e Moorhead non  possiamo ancora aspettarci di essere incantati dalle immagini e dagli effetti speciali, almeno fino a che qualcuno non si deciderà a produrli degnamente lasciando loro  tutta la libertà creativa a cui sono abituati. Se però riescono a farci credere a un’entità superiore, semplicemente mostrandoci un tiro alla fune, allora possiamo solo inchinarci di fronte alla loro bravura.

The endless | Recensione film | Screenshot 2

Justin Benson e Aaron Scott Moorhead sono due amici cineasti che tutti vorrebbero avere come amici cineasti. Sono bravi, talentuosi, simpatici, sanno recitare, non se la tirano e con quattro soldi a testa tirano sempre fuori film che non sfigurano davanti a una miriade di grosse produzioni. Sono, per intenderci, i registi di Resolution e Spring. Con The endless hanno dato la possibilità a tutti quelli che erano rimasti interdetti dal finale di Resolution (cioè tutti), non dico di capirci qualcosa, ma almeno di capire che c’era in ballo qualcosa di grosso. The endless parla proprio di questa cosa enorme, indefinita e terrificante che ha turbato le notti di tutti gli amanti di H.P. Lovecraft.

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