PIG
Prendete Alessandro Haber, ma con un sacco di barba e capelli in più. Immaginatevi che sia un regista iraniano profondamente ansioso, egocentrico e affetto da manie di protagonismo. Immaginatevi che faccia il regista di film horror in un paese dove la censura governativa da anni gli ha vietato di fare film. Provate anche a immaginare lo stato d’animo di questo regista, costretto a girare miserevoli spot televisivi, quando l’attrice di cui è innamorato decide di lavorare con un regista insopportabile e non censurato. Fate un ultimo sforzo e immaginate che …
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