Time to hunt - Recensione film - Poster

TIME TO HUNT

Il cinema sa fare benissimo un sacco di cose, ma quella che gli riesce meglio in assoluto, e che come potete immaginare è anche la mia preferita, è la sua capacità di scatenare le nostre paure ataviche. Non credo sia nemmeno tanto una questione di genere, perché in fondo qualsiasi storia, quando necessario, può giocarsi la carta della paura senza per forza essere un horror. E quanto funziona dannatamente bene sullo schermo la paura di essere inseguito? Se dovessi fare un elenco di tutte le pellicole che in un modo …

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Atomic Blonde | Atomica Bionda | Recensione film | Poster

ATOMIC BLONDE

Se avessimo la pazienza di entrare nella testa di ogni persona vissuta negli anni ’80, scopriremmo probabilmente che di quella decade ognuno ha un ricordo molto diverso. Troveremmo cose inimmaginabili, forse addirittura l’estremo di chi non ha reminiscenze del disastro di Chernobyl o del crollo del Muro di Berlino, ma su un ricordo comune a tutti possiamo metterci tranquillamente la mano sul fuoco: il synth-pop. Un po’ perché la musica ha una potenza fisiologica naturale che le altre forme d’arte si sognano e quindi si insinua dentro di noi come …

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Still born | Recensione film | Poster

STILL BORN

Cerco di spiegarlo sinteticamente: nella vita vera diventare madri significa andare a cercarsi un sacco di grane, generalmente nella speranza che siano più che controbilanciate dalle soddisfazioni. Nei film horror invece la lettura della maternità è un po’ diversa ed è la seguente: cercarsi un sacco di grane, controbilanciate da dolore, morte e distruzione. Non che i padri siano immuni da queste sfighe, spesso anche loro ci vanno di mezzo (a meno che non sia quel tipo di padre che se la svigna a metà film prima che la situazione …

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No mataras - Recensione film - poster

NO MATARÁS

Ognuno ha ovviamente la propria personale opinione su cosa significhi fare cinema, la mia è che il suo intento più puro debba essere quello di raccontare storie. E credo anche che, al di là di tutte le fenomenali pippe che ci si può fare isolando e analizzando le qualità formali di una pellicola, la regia, la fotografia, il montaggio, la sceneggiatura, la colonna sonora e via dicendo, la verità è che un film è perfettamente riuscito quando nella storia ci finisci tu. Quando i fotogrammi scorrono, tu spettatore dimentichi la …

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Extremely Wicked, Shockingly Evil and Vile | Ted Bundy Fascino criminale | Recensione film | Poster

EXTREMELY WICKED, SHOCKINGLY EVIL AND VILE

Se sia possibile conoscere davvero un’altra persona è un fatto su cui si spendono parole dalla notte dei tempi. E ci sono generi cinematografici, come il thriller, l’horror o la fantascienza, per i quali questo tema è un filone d’oro praticamente da quando i Lumiére hanno acceso il primo proiettore. La paura e l’orrore di non conoscere chi ci sta vicino, di scoprirlo diverso da come è sempre stato o semplicemente dall’idea che ci siamo fatti, credo sia una delle cose più terrificanti che possa essere rappresentata dal cinema di …

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Borgman | Recensione film | Poster

BORGMAN

Erano almeno quattro giorni che pensavo se fosse il caso di scrivere questa recensione. La domanda che mi teneva fermo ai blocchi di partenza era in sostanza “Cosa posso scrivere di un film di cui non ho capito un dannato accidente?”. Poi oggi mi sono seduto, mi sono calmato, ho razionalizzato, ho chiamato un po’ di persone che mi vogliono bene e mi fanno sentire speciale (e non un disadattato che non capisce i film che guarda) e ho trasformato il mio quesito in un pensiero più costruttivo tipo “Sei …

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Antebellum - Recensione film - poster

ANTEBELLUM

Non c’è niente di male nell’essere un wannabe. Anzi, avere un modello e cercare di assomigliargli è un passaggio fondamentale della vita. L’importante è che rimanga solo una parentesi, che sia una spinta per trovare la propria voce, altrimenti vi trovate a cinquant’anni a fare l’imitatore di Celentano o a fare canzoni di Baglioni al piano bar. I registi Gerard Bush e Christopher Renz con Antebellum sfornano una pellicola che wannabe ce l’ha scritto in faccia, a partire dai primi fotogrammi. Anzi, a dir la verità la dichiarazione di intenti arriva …

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Sputnik - Recensione film - Poster

SPUTNIK

Il cinema è una meravigliosa macchina del tempo in grado di riesumare, e a volte anche far brillare, epoche storiche sulle quali nemmeno il più ottimista degli storici avrebbe ai tempi scommesso una lira. L’esempio recente più lampante è ovviamente quello del periodo nazista, che è stato raccontato un po’ in tutte le salse, non solo quelle doverosissime della documentazione storica, ma anche quelle più leggere dell’intrattenimento, dall’avventura, alla commedia, all’horror (la lista degli esempi è sterminata, ma i Predatori dell’arca perduta racchiude già da solo un bel po’ di …

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The OA | Recensione film

THE OA (PART I)

Non giriamoci tanto attorno, se non amate Brit Marling avete qualcosa che non va. Poi fate voi. Oltre a essere bella, bravissima, intelligente, bella (l’ho già detto?) è anche un’attrice con un’idea molto precisa di cinema. Sound of my voice, Another Earth, I Origins e anche questa serie televisiva The OA sono tutte opere in cui Brit ha partecipato alla scrittura della sceneggiatura e in cui è evidente la sua personalissima firma. Sono opere da cui traspare una visione trascendente del mondo, dell’esistenza e della sua fine e rappresentano quasi …

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Freaks - Recensione film - Poster

FREAKS

Dalla parola “capolavoro” cerco di starne il più possibile alla larga . Principalmente per l’ovvio motivo che non ho nessun titolo per usarla, essendo teoricamente un giudizio da persone serie, ma anche perché è ormai diventata una di quelle parole dal significato fin troppo elastico, che cambia radicalmente a seconda del dominio preso in considerazione. Dal capolavoro in senso stretto (inteso come espressione massima in una specifica arte), ci si può restringere piano piano al capolavoro di genere, al capolavoro dell’autore, al capolavoro della sua fase artistica, al capolavoro del …

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Yummy - Recensione film - Poster

YUMMY

Se a un campione statistico di cento assidui frequentatori di festival horror, provate a chiedere quale sia il sottogenere cinematografico che negli ultimi anni non è mai mancato, tutte e cento vi risponderanno: la zombie horror comedy. Nel 2018 e nel 2019 le commedie in salsa zombesca hanno addirittura vinto al ToHorror Film Fest di Torino, strameritatamente il primo anno con One Cut of the dead, un po’ meno meritatamente quello dopo (ovviamente a giudizio del sottoscritto) con Zombie for sale. Una cosa che il buon vecchio George Romero, nel …

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Vargur | Recensione film

VARGUR

Non che mi aspettassi che l’Islanda potesse essere dipinta come una specie di Cartoonia del Nord, popolata di personaggi paffuti, soli canterini e uccellini festosi. Questo no.  Però avrei detto che sarebbe stata raccontata come un luogo irreale, da fiaba nordica, dove la dittatura di Madre Natura fosse sufficiente a far rigare dritto tutti quanti. Dove, se proprio ti fosse venuta voglia di combinare qualcosa di anche solo un po’ cattivo, quella terra inospitale ti avrebbe preso a calci nel culo fino a farti ricordare chi comanda. E invece l’Islanda messa …

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Pet Sematary | Recensione film | Poster

PET SEMATARY

Insomma, si sa, remake/reboot/revival sono l’occasione d’oro per tutti quei vecchi cine-borbottoni che non vedono l’ora di massacrare una pellicola, figuriamoci poi se qualche regista pretende di reimmaginare un film o un libro a cui sono terribilmente affezionati. Volete mettere il gusto di sparare a zero su un’opera, quando tutto lo sforzo che si deve fare è paragonarlo a quella loro verità assoluta che è l’originale? I rifacimenti svogliati sono sicuramente la moda di questi anni, per la cronica carenza di idee delle case cinematografiche e la loro scarsissima propensione …

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Peliculas para no dormir | 6 film per non dormire | Recensione film

PELICULAS PARA NO DORMIR

Ha senso parlare di Peliculas para no dormir, la serie televisiva horror antologica spagnola del 2006 di cui anni fa gente molto più esimia di me ha già parlato? Non credo, no. Ma per non farlo bisognerebbe avere un minimo di buon senso, cosa che in effetti in questo blog manca. C’è poi l’aggravante che la serie non è nemmeno tutto sto gran che, perlomeno non lo sono quattro episodi su sei, il che la potrebbe collocare di diritto tra le cose di cui è meglio non parlare in pubblico. …

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One cut of the dead - poster

ONE CUT OF THE DEAD

Dunque, voi siete seduti sulle vostre comode poltroncine e parte questo film che dal primo fotogramma vi puzza lontano un miglio di cortometraggio di uno studente di cinematografia. Roba di zombi così così, fotografia così così, recitato in modo incerto da attori così così, in una location che non potete fare a meno di chiedervi “Ma in tutto il  Giappone, possibile che non ci fosse niente di meglio?”. Roba che diventa metacinematografica  dopo due minuti e scombina un po’ le carte, ma non tanto, giusto quanto basta per non farvi …

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